Alla fine dello scorso anno, Huawei ha iniziato a vendere il computer desktop MateStation B515 in Cina per uso commerciale. Viene fornito completo di monitor, mouse e tastiera.
L'azienda ha ora iniziato a vendere il suo primo monitor del kit menzionato nella regione europea. L'Huawei Display 23.8 è disponibile per il preordine in Germania per 159 euro (circa 193 dollari). Gli utenti che lo hanno preordinato potranno ottenere uno sconto di 30€. Le vendite dovrebbero iniziare il 17 marzo.
Il primo monitor Huawei è entrato nei mercati mondiali
Il dispositivo ha uno schermo da 23,8 pollici con una risoluzione di 1920 x 1080, supporta una frequenza di 60 Hz e una tecnologia di protezione degli occhi. Gli angoli di visione sono di 178° e l'area utile dello schermo è del 90%. Le cornici superiore e laterale sono larghe 5,7 mm.
Lo schermo ha un rapporto di contrasto di 1000:1 e copre il 72% dello spazio colore NTSC. Le porte HDMI e VGA sono fornite per il collegamento di sorgenti di segnale. Il design del display consente di inclinarlo e regolarne l'altezza.
Huawei: non venderemo mai il nostro business degli smartphone
Ren Zhengfei, fondatore e amministratore delegato di Huawei, ha dichiarato martedì che Huawei sopravvivrà alle sanzioni imposte da Donald Trump e spera di ripristinare le relazioni con gli Stati Uniti quando entrerà in carica il nuovo presidente Joe Biden.
Joe Biden ha assunto la presidenza della Casa Bianca il mese scorso. Huawei ora si aspetta che il nuovo presidente degli Stati Uniti migliori le relazioni tra i due paesi, così come tra le aziende americane e cinesi. Ren Zhengfei ha affermato che Huawei resta impegnata ad acquistare apparecchiature da aziende americane e che ripristinare l'accesso di Huawei ai beni americani è reciprocamente vantaggioso. Ha anche suggerito che le restrizioni sul colosso tecnologico cinese danneggerebbero i fornitori americani.
"Ci auguriamo che la nuova amministrazione statunitense adotti una politica aperta a favore delle aziende statunitensi e dello sviluppo economico statunitense", ha affermato Ren. "Restiamo fiduciosi di poter acquistare grandi volumi di materiali, componenti e attrezzature americani in modo che tutti noi possiamo beneficiare della crescita della Cina".
Il leader dell'azienda ha anche smentito l'informazione secondo cui Huawei si sta ritirando dagli smartphone.
"Abbiamo deciso che non venderemo assolutamente i nostri dispositivi consumer e il business degli smartphone", ha affermato.
L'azienda presenterà lo smartphone pieghevole di punta Huawei Mate X2 il 22 febbraio; e l'Huawei P50 dovrebbe essere annunciato a marzo.
Huawei ha battuto completamente Apple nel mercato cinese della telefonia nel 2020
Secondo CINNO Research e Canalys, Huawei continua a guidare comodamente il mercato cinese degli smartphone. Secondo il rapporto trimestrale sul monitoraggio dei telefoni cellulari dell’International Data Corporation (IDC), le spedizioni di smartphone sul mercato cinese nel quarto trimestre del 2020 sono state di circa 86,4 milioni di unità, con un leggero aumento dello 0,3% su base annua.
Nel quarto trimestre Apple, OPPO, Vivo e Xiaomi hanno registrato aumenti significativi delle spedizioni. Per quanto riguarda la classifica specifica del quarto trimestre, Huawei, Apple, OPPO, Vivo e Xiaomi sono entrati nella top five. Nonostante Huawei sia scesa del 34,5% rispetto all'anno precedente, mantiene comunque il primo posto con una quota del 25,1%.
Guardando all'intero 2020, Huawei è ancora in vantaggio rispetto alla concorrenza. Detiene una quota di mercato del 38,3%, in calo dello 0,1% rispetto alla quota di mercato del 38,4% nel 2019. Al secondo posto c'è Vivo con una quota di mercato del 17,7%. Ciò dimostra che Huawei in prima posizione ha una quota di mercato superiore del 50% rispetto a Vivo in seconda posizione. Oppo, Xiaomi e Apple occupano rispettivamente dal terzo al quinto posto. Ad eccezione della crescita anno su anno di Apple, gli altri quattro produttori registrano diversi gradi di declino.
Nel quarto trimestre, la spedizione di telefoni cellulari 5G cinesi è stata di circa 60 milioni di unità. Nel 2020, le spedizioni cumulative sono state di circa 167 milioni di unità, ovvero oltre il 50%.
